Acne e alimentazione

Acne e alimentazione: meglio evitare latticini, zuccheri e grassi

Il dibattito sul rapporto fra acne e alimentazione è sempre molto acceso e provoca molte riflessioni. Una fra queste, forse la più scontata, è se il cioccolato provochi l’acne. E i cibi fritti? L’acne può manifestarsi nei soggetti predisposti in seguito a variazioni dei livelli ormonali o nei periodi di forte stress. Ma non va trascurata perché può peggiorare e lasciare segni indelebili sulla pelle. Per evitare di peggiorare l’acne, in persone purtroppo predisposte, è preferibile seguire una alimentazione equilibrata e ricca di frutta e verdure.

Contro l’acne si consiglia di seguire la classica dieta mediterranea, caratterizzata da un elevato consumo di olio di oliva, verdure, legumi, prodotti integrali, frutta e noci.

Molto ‘vegetale’, quindi, e poco ‘animale’ (scarso apporto di carne e salumi), mentre fa eccezione il pesce previsto in buone quantità. Sono da evitare anche il latte di mucca e i suoi derivati, gli alimenti molto zuccherati o ricchi di grassi saturi.

L’acne non è solo un problema estetico, ma una vera e propria malattia della pelle che interessa i follicoli sebacei (ovvero, i follicoli piliferi dotati di grandi ghiandole sebacee, come quelli del volto e della parte alta del tronco) e si manifesta con lesioni non infiammatorie – come i comedoni chiusi (punti bianchi) e aperti (punti neri) – e lesioni infiammatorie (papule e pustole) e va quindi curata con una terapia mirata. Spesso l’origine del problema è la predisposizione genetica o alterazioni ormonali, ma su cui agiscono però anche fattori alimentari.

L’assunzione di cibi iperglicemici o un eccessivo apporto di latte e derivati causano infiammazione e stimolano la produzione di sebo.

L’indice glicemico è il valore che esprime quanto un alimento o un pasto sia in grado di innalzare il livello di zuccheri nel sangue. E l’iperinsulinemia è una condizione poco favorevole per l’intero organismo, acne compresa, poiché sembra stimoli la biodisponibilità di ormoni androgeni e livelli di IGF-1 (ormone della crescita), i quali combinati insieme e presenti in alte concentrazioni a livello delle ghiandole sebacee della pelle, attivano la iperproduzione di sebo. Ovvero più brufoli e brufoletti in agguato.

I più recenti studi hanno associato anche il consumo di prodotti caseari con l’insorgenza dell’acne. La leucina, un amminoacido molto presente in questi alimenti, sembra poter stimolare un particolare complesso enzimatico (mTORC1) in grado di interagire con gli stimoli alla base della comparsa dell’acne. Quando la dieta è ricca di grassi e ricca di zuccheri semplici le ghiandole sebacee producono più sebo ed i pori tendono ad ostruirsi più facilmente. Sia l’infiammazione che l’eccesso di sebo possono favorire l’insorgenza dell’acne.

Ecco alcuni consigli utili per evitare di peggiorare l’acne:

  • Seguire una dieta a basso indice glicemico. Evitare dolci, farinacei (pane, pasta, crackers e affini) e bevande zuccherate.
  • Eliminare completamente latte e creme a base di latte come besciamella, crema pasticcera, gelati, mousse e preparazioni che prevedano l’uso di panna da cucina sia nella versione dolce che salata.
  • Eliminare i formaggi, quelli duri come il parmigiano o il grana ma anche quelli più morbidi quali robiola, crescenza, mascarpone, mozzarella, ricotta, fontina o di limitarne al minimo il consumo.
  • Evitare gli snack, che sono ad alto indice glicemico. Se prende la voglia di cioccolato, piuttosto che una barretta meglio un quadratino di fondente; mentre non va consumato quello al latte e/o bianco.
  • Escludere dai condimenti margarina, oli vegetali, specie se cotti, perché ricchi di acidi grassi trans che sono correlati a un peggioramento dell’acne.
  • Consumare con moderazione la frutta eccessivamente zuccherina, ossia quella disidratata (fichi, prugne, albicocche), ma anche le banane, i cachi, l’uva, i mandarini, i mandaranci, i fichi. Vanno evitate la frutta sciroppata e candita.
  • Prediligere i cereali ricchi di fibra (riso integrale, pasta integrale, farina integrale, quinoa, avena) e gli
    alimenti ricchi di Omega-3 (sardine, tonno, salmone, semi di lino).
  • Usare solo olio extravergine a crudo che esclude anche cotture soffritte e fritture.
  • Limitare il consumo di sodio e il più possibile l’uso di cibi preparati o industriali.
  • Aumentare di molto l’apporto idrico con almeno 8 bicchieri d’acqua al giorno e l’integrazione di cibi acquosi nella dieta quali l’anguria, i cetrioli e il prezzemolo che aiutano a liberare l’organismo dalle tossine.
  • Mantenere o riportare il corpo al peso equilibrato, un aumento di peso porta all’incremento di ormoni anabolici.

Se anche tu vuoi combattere l’acne, la biologa nutrizionista dr.ssa Maria Teresa D’Agostino, esperta in nutrizione clinica, bariatrica e sportiva, ti aiuterà a correggere le tue abitudini alimentari e svolgere un percorso di rieducazione alimentare che escluda gli alimenti più a rischio.
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