Quale dieta dopo un intervento di tumore allo stomaco?
Cosa mangiare dopo un intervento di asportazione di un tumore allo stomaco? Quello che rispetto alla malattia può apparire un aspetto secondario è uno dei problemi più segnalati dai pazienti. L’intervento ha un’inevitabile ricaduta sulla dieta perché lo stomaco (se non asportato del tutto) può contenere una quantità di cibo inferiore rispetto alla norma. Da qui la necessità di adottare alcune accortezze a tavola.
Una persona operata di tumore allo stomaco non riceve tutte le indicazioni dietetiche necessarie. In molte strutture manca la figura del nutrizionista esperto delle problematiche dei gastrectomizzati.
I disturbi della funzione gastrica sono spesso presenti a seguito di una resezione dello stomaco (particolarmente dopo gastrectomia totale) ed hanno un effetto negativo sull’introito alimentare e sullo stato nutrizionale del paziente. Alcuni di questi problemi possono presentarsi subito dopo l’ingestione del pasto e vengono indicati come sintomi precoci: la sindrome da stomaco piccolo, la “Dumping Syndrome”, la diarrea ed il vomito biliare. Altri sono indicati come sintomi tardivi e si sviluppano nel tempo, come l’anemia, il malassorbimento di calcio, la perdita di peso e la malnutrizione.
Nella gastrectomia, in linea generale, il primo approccio dopo l’intervento chirurgico, è sempre quello di favorire e stimolare l’alimentazione orale.
I pazienti che hanno subito una gastrectomia segnalano una precoce sazietà, talvolta accompagnata da un dolore addominale nelle fasi successive ai pasti. Per questo motivo è importante che le persone operate facciano pasti piccoli, ma frequenti, privilegiando alimenti ad alta densità energetica. La colazione dev’essere il pasto più abbondante. Seguirà uno spuntino a metà mattina, un pranzo leggero, uno o due spuntini pomeridiani e una cena frugale.
Dopo l’intervento si può riprendere a mangiare dal giorno successivo: alimentazione liquida nelle prime ventiquattro ore, dopodiché si cominciano a introdurre cibi morbidi, per almeno un paio di settimane. Per cominciare vanno bene i purè, le mousse, la pasta un po’ scotta e la carne trita. Dopo occorre recuperare gradualmente la consistenza degli alimenti. Dopo sei mesi un paziente può tornare alla dieta che seguiva prima dell’intervento, con l’indicazione di non esagerare con i cibi troppo elaborati. Nel lungo periodo, invece, vanno tenuti sotto controllo il dimagrimento, soprattutto nei primi tre mesi che seguono l’intervento, lo sviluppo di una condizione di anemia e la decalcificazione ossea: tutte conseguenze di uno stato di malnutrizione successivo all’intervento.
Ecco alcuni consigli alimentari utili dopo un intervento di tumore allo stomaco:
- Si consigliano pasti piccoli, frequenti e regolari. Frazionare l’assunzione di cibo in 6 o più piccoli pasti al giorno.
- Masticare a lungo e lentamente ogni boccone, permettendo così che parte della digestione inizi già a livello della bocca.
- Evitare eccessive quantità di zuccheri e dolci in genere.
- Ridotte quantità di frutta e verdura devono essere comunque consigliate, considerando l’effetto saziante.
- Evitare eccessive quantità di grassi.
- Utilizzare metodi di cottura semplici e poveri di grasso: al vapore, al forno, al cartoccio, in padelle antiaderenti, senza aggiungere condimento.
- Consigliare i supplementi iperproteici ed ipercalorici. Se l’alimentazione orale si rivelasse insufficiente alle necessità nutrizionali e non correggibile mediante nutrizione naturale, saranno opportuni degli integratori alimentari.
- Consigliare alimenti ricchi in calcio e vitamina D.
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