Carenza di Vitamina D: quali sono i sintomi e cosa comporta?

Carenza di Vitamina D: quali sono i sintomi e cosa comporta?

Ne sentiamo parlare e ne leggiamo ovunque, quando la nostra attenzione si concentra sulla sua carenza e sulle conseguenze che essa comporta. La vitamina D è un nutriente essenziale per il nostro corpo, svolge un ruolo fondamentale nella salute delle ossa, del sistema immunitario e del metabolismo, ecco che una sua carenza può tradursi in diversi problemi di salute a lungo termine.

Che cos’è la vitamina D?

Per capire cos’è la vitamina D partiamo dalla sua definizione fornita dall’Aifa, l’Agenzia Italiana del Farmaco: “La vitamina D è un pro-ormone liposolubile prodotto a livello della cute per azione dei raggi Uvb. L’esposizione solare rappresenta la principale sorgente naturale di vitamina D, tuttavia, essa può essere assunta anche con la dieta». In effetti, la principale fonte di vitamina D per il nostro organismo sono proprio i raggi solari (per circa il 90%), anche se in piccola parte è possibile assumerla attraverso la dieta o integratori.

Esistono due principali forme di vitamina D:

  • la vitamina D2, o ergocalciferolo, che troviamo principalmente in alimenti di origine vegetale, in particolare nei funghi;
  • la vitamina D3, o colecalciferolo, prodotta dalla pelle quando viene esposta al sole, e presente anche in alimenti di origine animale, come il pesce e le uova, e nei cibi arricchiti, ovvero ai quali sono stati aggiunti dei nutrienti in fase di produzione (latticini, cereali per la colazione, ecc…).

A cosa serve la vitamina D?

Una volta prodotta dalla pelle e/o introdotta attraverso l’alimentazione, la vitamina D viene immagazzinata principalmente nel fegato e nei reni. Questa vitamina è un importante regolatore del metabolismo del calcio ed è utile per la calcificazione delle ossa. Contribuisce, inoltre, a mantenere nella norma i livelli di calcio e di fosforo nel sangue. Oltre alla mineralizzazione delle ossa e dei denti, questo nutriente svolge anche altre funzioni importantissime:

• aiuta il sistema immunitario a funzionare correttamente;
• regola la crescita cellulare;
• aiuta a ridurre l’infiammazione.

Perché è importante per il sistema immunitario?

Alcune ricerche condotte negli ultimi anni hanno indicato che, tra le sostanze che aiutano a proteggersi dalle malattie infettive e a modulare opportunamente la risposta immunitaria, la vitamina D svolge un ruolo chiave. Un adeguato apporto di vitamine e minerali è necessario per supportare sia la risposta immunitaria innata (presente fin dalla nascita, come la pelle e le mucose, l’acido gastrico e il muco bronchiale e le cellule immunitarie di vario tipo come monociti, macrofagi, neutrofili e altri globuli bianchi), sia quella “adattativa” o “acquisita”, costituita essenzialmente da linfociti B e T. Un esempio lampante è rappresentato dal deficit di vitamina D nei bambini. I bambini con carenza di vitamina D sono maggiormente predisposti alle infezioni respiratorie, mentre, bambini, con costante esposizione ai raggi Uv e a cui viene somministrato un supplemento di vitamina D3, sono in grado di ridurre l’incidenza di raffreddore e influenza, nonché di favorire la guarigione da infezioni batteriche.

Qual è il fabbisogno giornaliero di vitamina D?

Il fabbisogno giornaliero di vitamina D varia a seconda dell’età. È di 400 unità al giorno in assenza di fattori di rischio, ma si può arrivare fino a 1.000 unità al giorno in presenza di fattori di rischio o deficit. La carenza di vitamina D incide negativamente sulla calcificazione delle ossa con conseguenze anche gravi come rachitismo nei bambini, deformazioni ossee di varia natura e osteomalacia (struttura ossea esterna integra ma contenuto minerale interno insufficiente). La mancanza di Vitamina D rende inoltre i denti più deboli e vulnerabili alle carie. Dal momento che la maggior parte della vitamina D viene recepita dai raggi del sole, una carenza di questa vitamina può derivare da comportamenti che impediscano l’esposizione al sole. Abuso di alcol e consumo di sostanze stupefacenti provocano una perdita di vitamina D. Anche l’uso di certi farmaci può influire sulla quantità di vitamina D immagazzinata dal nostro organismo.

Perché c’è carenza di vitamina D?

Le cause possono essere diverse, ma le principali sono le seguenti.

  • Esposizione limitata al sole: come spiegato, la vitamina D è prodotta dal nostro corpo in seguito all’esposizione della pelle ai raggi solari. Se si passa poco tempo all’aperto o si vive in aree con bassa esposizione solare, si può sviluppare una sua carenza.
  • Età avanzata: con l’invecchiamento, la pelle diventa meno efficiente nella produzione di vitamina D, e può quindi diventare più difficile per le persone anziane mantenere livelli adeguati.
  • Dieta carente di vitamina D: se non si consumano abbastanza alimenti ricchi di vitamina D, si può sviluppare una carenza. Questo è particolarmente comune in persone che seguono diete vegane o vegetariane, poiché molti alimenti ad alto contenuto di vitamina D provengono da fonti animali.
  • Problemi di assorbimento: alcune malattie come la celiachia o la malattia di Crohn, o interventi chirurgici che rimuovono parti dell’intestino, possono compromettere la capacità del nostro organismo di assorbire la vitamina D e causare una carenza.
  • Obesità: le persone obese possono essere a maggior rischio di carenza di vitamina D, poiché può essere assorbita e trattenuta dai tessuti adiposi; come visto, infatti, è una molecola che si scioglie nei grassi.
  • Farmaci: alcuni farmaci, come anticonvulsivanti, steroidi o farmaci per la perdita di peso, possono interferire con l’assorbimento della vitamina D.

Quali sono i sintomi principali?

I sintomi della carenza di vitamina D possono essere diversi, e non sempre facilmente identificabili. Molto spesso, infatti, è una condizione asintomatica, evidenziata solo attraverso esami del sangue svolti per altre ragioni.

Detto questo, alcuni dei sintomi più comuni includono:

  • stanchezza e debolezza muscolare;
  • dolori ossei e muscolari;
  • disturbi dell’umore, come l’ansia e la depressione;
  • difese immunitarie basse, con conseguente aumento del rischio di infezioni;
  • problemi di salute dentale, come le carie;
  • problemi di crescita nei bambini.

Cosa succede se si ha carenza di vitamina D?

Abbiamo visto che la vitamina D svolge un ruolo essenziale nel mantenere la salute di ossa, muscoli e sistema immunitario, quindi una sua carenza può provocare una serie di problemi di salute:

  • problemi ossei, come osteomalacia nelle persone adulte o rachitismo nei bambini. Queste condizioni possono causare una riduzione della densità ossea, indebolendo le ossa e aumentando il rischio di fratture;
  • problemi muscolari, come debolezza muscolare, dolori muscolari e difficoltà a camminare. Queste complicanze possono essere particolarmente problematiche negli anziani;
  • compromissione del sistema immunitario, aumentando il rischio di infezioni respiratorie, come il raffreddore o l’influenza;
  • problemi di salute mentale, con un rischio aumentato di sviluppare disturbi depressivi e dell’umore.

Cosa mangiare quando si ha carenza di vitamina D?

Il 90% dell’apporto di vitamina D proviene dall’esposizione alla luce del sole: 15-20 minuti al giorno possono aiutare il corpo a produrne a sufficienza. Attraverso l’alimentazione, invece, è possibile integrare una porzione ridotta del nostro fabbisogno. Come accennato in precedenza, la vitamina D2, si trova principalmente in alimenti di origine vegetale, in particolare nei funghi e nel latte di soia. La vitamina D3, invece, deriva dal consumo di alimenti di origine animali, in particolare i più ricchi sono:

  • aringa
  • crostacei
  • salmone
  • sardine
  • sgombro
  • tonno.
17 commenti
  1. Anna
    Anna dice:

    Buongiorno dottoressa da 1 anno mi sono comparse macchie bianche sulle mani potrebbe trattarsi di vitiligine. La causa potrebbe essere carenza vitamina D? Come rimediare? Grazie, Anna.

    Rispondi
    • Dott.ssa Maria Teresa D'Agostino
      Dott.ssa Maria Teresa D'Agostino dice:

      Per quanto concerne la vitiligine non abbiamo ancora abbastanza studi clinici che ne indicano la certezza della correlazione con la carenza di vit D. Ciò non toglie che le consiglierei comunque un esame ematochimico per comprendere se la vit D è presente nel suo corpo nel range di normalità.

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  2. Teresa Longo
    Teresa Longo dice:

    Buongiorno Dottoressa, ho una nipotina di 5 anni, si ammala spesso, ha spesso problemi di bronchi, mi sorge un dubbio dopo che ho letto le sue conversazioni, ma la vitamina D hai bambini si può dare e quale?

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  3. Patrizia Duca
    Patrizia Duca dice:

    Buonasera dottoressa, ho 72 anni,dalle ultime analisi che ho fatto, il valore della vitamina D è 9. La mia dottoressa mi ha prescritto di prendere 10 gocce di Di Base al giorno per 3 mesi, per poi valutare di nuovo attraverso nuove analisi. Cerco inoltre di mangiare gli alimenti consigliati e di espormi al sole almeno 20 minuti. Può essere sufficiente a sopperire a questo valore tanto basso? Grazie.

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  4. Nicelda Provoste
    Nicelda Provoste dice:

    Visto che in estate l’esposizione e disponibilità solare è maggiore, come si può ottenere lo stesso risultato nel “prendere” la vitamina D in inverno?

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      • Alessandra
        Alessandra dice:

        Salve dottoressa, io ho una domanda da farle. Mi compaiono delle piccole bolle che sembrano brufoli, ma poi si ingrandiscono diventano rosse e poi fanno una crosticina bianca. Mi è stato detto che si tratta di psoriasi da stesso e volevo sapere se può essere causata anche da una carenza di vitamina D. Grazie mille

        Rispondi

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