Olio extra vergine d'oliva

Le proprietà dell’olio extra vergine d’oliva

È un caposaldo della dieta mediterranea e da tempo studi scientifici ne lodano le tante, a volte inattese, proprietà salutari. L’olio extra vergine d’oliva è molto più di alimento, è un vero e proprio nutraceutico. Prima di descriverne le qualità nutrizionali, preventive e terapeutiche di questo prezioso alimento è importante fare una premessa. Cioè distinguere l’olio extra vergine d’oliva dall’olio vergine d’oliva. L’olio extra vergine d’oliva viene ad oggi sempre più riconosciuto con l’acronimo EVO. Un acronimo coniato dall’agronomo Massimo Epifani per indicare “Extra Vergine Oliva”. Un’indicazione questa non poco rilevante.

L’Olio Evo, rispetto agli altri oli, nasce da olive sane, raccolte con supporti meccanici e non trattate con prodotti chimici.

Dopo la spremitura l’olio viene subito imbottigliato di conseguenza non va a perdere le sue caratteristiche organolettiche. Un olio vergine d’oliva è invece un prodotto che nasce da un processo che prevede diversi passaggi, in cui si ha anche la mescolanza con oli raffinati, l’utilizzo di agenti chimici che causano la perdita di qualità del prodotto finale.

L’olio Evo è costituito per il 98-99% di lipidi (per la quasi totalità trigliceridi): l’acido oleico, l’acido linoleico, l’acido stearico e l’acido palmitico. Il restante è composto da “costituenti minori”: oltre 200 componenti diversi appartenenti a varie classi, quali steroli, squalene, fenoli, polifenoli, tocoferoli, alcoli (alifatici e triterpenici), pigmenti ( clorofille e caroteni), vitamine (K ed E) e minerali ( sodio, potassio,zinco, ferro e calcio).

Gli effetti benefici dell’utilizzo quotidiano dell’olio Evo, secondo la comunità scientifica, si evidenziano su diversi aspetti della salute umana.

Il primo tra questi è di certo dato da una diminuzione del colesterolo cattivo Ldl e dall’aumento dell’Hdl (colesterolo buono). Esercita un controllo sulla pressione arteriosa e previene le patologie cardiovascolari (ictus, infarti ed aterosclerosi). Interessante è il ruolo che l’olio extra vergine d’oliva svolge anche su due patologie particolarmente invalidanti come l’osteoporosi e l’Alzheimer. Nel primo caso l’assunzione quotidiana di olio Evo favorirebbe l’assorbimento del calcio da parte dell’organismo, nel secondo sarebbe invece l’oleocantale (fenolo costituente dell’olio Evo) a proteggere le cellule neuronali dai processi degenerativi. Sull’apparato digerente, invece, l’olio Evo oltre a rendere gli alimenti più appetibili, contribuisce ad attivarne stimoli secretori favorendo una migliore digeribilità, metabolizzazione ed un’ottima tolleranza gastrica ed intestinale. Diminuisce anche la secrezione di acido cloridrico.

Questo nutraceutico consente anche di contenere i picchi glicemici dopo i pasti, condizione importantissima per coloro che soffrono di diabete mellito di tipo 2.

La letteratura scientifica conferma con un numero sempre maggiore di pubblicazioni che l’uso quotidiano di olio Evo, in relazione alle esigenze fisiologiche di ogni individuo, sia un valido aiuto nella prevenzione di diverse forme tumorali come il tumore al seno, al colon e alla pelle.