Se sgarro con la dieta come rimedio?
Sì sa, in vacanza ci si vuole rilassare senza pensare alla dieta e senza dover rinunciare ai cibi che più ci piacciono. Ma ovviamente emerge la paura di vanificare tutti gli sforzi fatti per rimanere in salute. Siamo sicuri che non si possa fare nulla al riguardo? Innanzitutto bisogna partire da una sana alimentazione che non significa una dieta troppo restrittiva, ma una serie di buoni abitudini alimentari che devono essere sostenibili nel tempo.
Solo una sana alimentazione accompagnata da una buona dose di attività fisica porta ad avere un organismo sano e ben funzionante in grado di gestire anche gli sgarri!
Ma arriviamo al punto: lo sgarro è consentito?
Sì e deve essere vissuto a pieno, senza sensi di colpa, ma accompagnato da piccole e semplici regole per cercare di ridurre al minimo l’aumento di peso.
Eccone alcune semplicissime:
1. Pianificare lo sgarro è un buon punto di partenza per non fare molti danni. Durante la dieta, in genere è concesso un pasto libero alla settimana, ma in vacanza le tentazioni sono tante e sempre dietro l’angolo. Se sono previste più uscite in una settimana, l’importante è organizzarsi prima. Per esempio, se è previsto un aperitivo con le amiche, una cena con il partner e un pranzo con i parenti, non bisogna rinunciare a qualcosa, basta saper scegliere. Per l’aperitivo con le amiche si può prendere una bevanda analcolica, un bicchiere di vino o una spremuta d’arancia e poi cercare di non farsi tentare troppo dal buffet. Alla cena con il partner si può scegliere un secondo piatto a base di carne o di pesce cucinato in modo semplice, accompagnato con della verdura. Al pranzo con i parenti, basta fare un piccolo assaggio di tutto, evitando i piatti più elaborati.
2. Goditi lo sgarro: quando sgarri, non pensare al dopo, pensa solo al momento che stai vivendo con gli amici o in famiglia.
3. Non arrivare allo sgarro affamato. Attenzione a tagliare troppo le calorie: andare a cena fuori con troppa fame ti porterà, inevitabilmente, a sentire la necessità di saziarti mangiando di più. Non scordarti di fare piccoli spuntini durante la giornata in modo da non sentire il bisogno di abbuffarti.
4. Il giorno dopo ritorna ad un’alimentazione normale evitando di saltare i pasti e mantenendo così il metabolismo attivo: è necessario mangiare poco e spesso (5 volte al giorno).
5. Non digiunare. Digiunando si crea una situazione opposta a quella creata con l’abbuffata: il corpo, che proviene da un’alimentazione normale, si ritrova di colpo a dover assimilare e metabolizzare una quantità di cibo maggiore, per poi ritrovarsi a non avere più cibo a disposizione per tantissime ore. Questo provoca uno shock notevole per l’organismo, il quale reagisce a tutto questo, con un’alterazione dei valori insulinici, lipidici, ormonali, enzimatici e ematici.
6. Non sentirti in colpa! Concedersi qualcosa in più, una volta ogni tanto, non fa fallire la dieta. Uno stile di vita sano deve includere piccole gratifiche che non devono essere considerate sgarri. Bisogna sempre tenere in considerazione che non si dimagrisce mangiando bene 2 giorni alla settimana, come non si ingrassa concedendosi un pasto libero ogni tanto.
7. Bevi molta acqua per tenere sempre idratato il corpo evitando ritenzione idrica e gonfiore, questo aiuterà anche a contrastare gli effetti del caldo estivo. L’acqua favorisce la produzione di energia, la depurazione dell’organismo dalle scorie, il trasporto di sostanze essenziali da una cellula all’altra e di conseguenza il mantenimento del metabolismo più attivo.
8. Muoviti spesso. Al mare, montagna, al lago, siamo all’aria aperta e possiamo svolgere una qualsiasi attività fisica. Basta anche una camminata a passo svelto 30 minuti al giorno: questo permetterà di bruciare le calorie in eccesso, di rafforzare e tonificare i muscoli e di eliminare le tossine.
9. In vacanza lascia a casa la bilancia. La bilancia è un’arma a doppio taglio durante la dieta: da un lato può aiutare a rimanere motivate, vedendo l’ago che scende. Dall’altra può mettervi in crisi, in modo ingiustificato, tra l’altro. Il peso può cambiare da un giorno all’altro o anche nell’arco della stessa giornata, per diversi motivi. È parecchio influenzato da alcuni cibi, che guarda a caso sono proprio quelli che vengono maggiormente assunti durante lo sgarro. Per esempio, un pasto ricco di sale, che può essere una pizza oppure un piatto consumato al ristorante, può far impennare l’ago della bilancia. Meglio non pesarsi dopo lo sgarro.
10. Essere onesti è lo strumento più utile. Invece di preoccuparci se quel gelato extra ci bloccherà nella perdita di peso, perché non riflettiamo sulle reali cause che ci hanno portato o non mantenere gli obiettivi raggiunti nel passato o ingrassare? Finché non volgeremo lo sguardo al problema reale del perché siamo ingrassati, non lo risolveremo mai. La voglia indiscriminata di cibo può essere dovuta a un piano alimentare inadeguato alle nostre necessità, oppure può essere il risultato di stress accumulato che ci porta al desiderio di sfogarci sul cibo. In entrambi i casi, non sarà uno sgarro la soluzione del problema: è necessario riconoscerne l’origine ed eventualmente, affidarci ad un professionista che ci sappia orientare nella giusta direzione.
La dr.ssa Maria Teresa D’Agostino, biologa nutrizionista clinica, elabora piani alimentari personalizzati per correggere le proprie abitudini alimentari e svolgere un percorso di rieducazione alimentare. Per mantenere il tuo stato di salute nel tempo, anche in vacanza, prenota una visita nutrizionale al 3404657764.
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